GENERALITÀ
Con il termine rizoartrosi si indica una patologia degenerativa della cartilagine articolare dell’articolazione trapezio-metacarpale (TM); è l’articolazione situata alla base del pollice. Essa colpisce maggiormente il sesso femminile in post menopausa nella sua quinta o sesta decade di vita. È più colpito il sesso femminile in quanto le donne hanno una predisposizione ormonale all’artrosi maggiore di quella degli uomini.
CENNI DI ANATOMIA
Come già detto la rizoartrosi colpisce l’articolazione trapezio-metacarpale la quale è un’articolazione a sella che si stabilisce tra l’estremità superiore del primo metacarpo e la faccia infero-esterna del trapezio. Possiede due gradi di libertà più un terzo dovuto al gioco meccanico per elasticità legamentosa. Inoltre, essa presenta una capsula articolare, la quale è rinforzata dai legamenti laterale, anteriore e posteriore. Questi legamenti sono fondamentali per impedire la naturale tendenza alla sub-lussazione dorsale del primo metacarpo. I movimenti dell’articolazione sono flessione, estensione, abduzione, adduzione e circonduzione.
CAUSE
Le cause principali scatenanti l’artrosi trapezio-metacarpale sono: lavori che comportano un uso eccessivo di questa articolazione, l’obesità, artrite reumatoide, traumi passati a livello del pollice e lassità legamentosa. La stabilità dell’articolazione trapeziometacarpale, essendo priva di confusione ossea, è data da vari legamenti, tra cui il più importante è il legamento obliquo anteriore. La lassità del legamento obliquo anteriore causa lo svilupparsi di un aumento dei carichi di stress sull’articolazione CMC causando una perdita di cartilagine da cui insorgerà un impingement osseo, che scatenerà dolore.
DIAGNOSI
Solitamente il paziente riferisca dolore localizzato a livello della base del pollice che viene esacerbato, fino ad arrivare lungo l’avambraccio, quando vengono eseguite particolari attività. All’esame clinico i pazienti presenteranno:
Per la diagnosi si eseguirà, oltre che con un attento esame obiettivo, una radiografia del pollice nei tre piani dello spazio chiedendo al paziente di comprimere le punte dei pollici l’una contro l’altra durante la radiografia. Con i risultati dell’RX si può eseguire una classificazione secondo Eaton che prevede IV stadi.
TRATTAMENTO
Il trattamento conservativo mira a diminuire dolore, infiammazione e squilibri muscolo-tendinei, a rallentare le deformità, correggere gli schemi di movimento, mantenere il ROM (range of motion) funzionale e recuperare l’abduzione e opposizione del pollice. Si andranno a proporre esercizi specifici per migliorare la stabilità articolare, ovviamente tutti gli esercizi dovranno essere svolti senza dolore anche perché l’obiettivo di questi è quello di ottenere una presa salda in modo che l’articolazione sia stabile e quindi che il paziente avverta meno dolore. Si proporrà anche mobilizzazione attiva e passiva dell’articolazione per mantenere il ROM funzionale e recuperare l’abduzione e l’opposizione del pollice. Inoltre si utilizzerà la laserterapia per ridurre l’infiammazione e la tecarterapia per la riduzione la contrattura in adduzione.
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