La terapia miofunzionale (TMF) è un programma riabilitativo il cui obiettivo è l’equilibrio armonico della muscolatura del viso del bambino, dell’adolescente o dell’adulto. Per raggiungere questo obiettivo è spesso necessario lavorare su delle funzioni orali e respiratorie alterate, quali la masticazione, la deglutizione, la tonicità muscolare, la respirazione e l’assetto posturale. Per questo motivo l’intervento è multidisciplinare e prevede la stretta collaborazione di diverse figure: l’ortodontista, il logopedista, l’osteopata e consulenze ORL.
Il Logopedista ha la competenza per valutare gli scompensi muscolari del distretto oro-facciale, le alterazioni della postura linguale e deglutitoria, il tipo di respirazione. In stretta collaborazione con l’ortodontista, valutando le mal occlusioni e le alterazioni della dentizione, può impostare un trattamento di preparazione, supporto e stabilizzazione alla terapia ortodontica.
Come si evolve il processo di deglutizione e che cos’è la deglutizione deviata?
Quando il bambino è neonato, durante l’allattamento, la lingua occupa gran parte della cavità orale e durante la deglutizione si spinge in avanti, effettuando un movimento in-out ed è posizionata tra le arcate dentali. Dopo lo svezzamento e con la crescita dei denti il bambino passa alla deglutizione infantile e successivamente alla deglutizione adulta. Quest’ultima prevede che la lingua non sia più posizionata tra le arcate dentali, bensì sul palato e che durante la deglutizione i movimenti si siano evoluti in up-down. Il raggiungimento di questo processo è lento e graduale ma se il bambino dopo i 5 anni di età mantiene un modello di deglutizione infantile, si parla di deglutizione atipica o deviata. I sintomi più frequenti correlati alla deglutizione atipica sono:
La Terapia Miofunzionale (TMF) viene proposta al bambino e all’adolescente nei seguenti casi:
Viene proposta nell’adulto, invece, nelle seguenti situazioni:
Le problematiche dell’ATM sono causa di disagio nelle persone adulte durante l’espletamento di varie funzioni orali; spesso si manifestano click mandibolari o difficoltà di escursione durante l’apertura della bocca.
I benefici che si possono ottenere intervenendo in tali problematiche sono la riduzione o eliminazione del disagio fisico dato dallo squilibrio muscolare oro facciale, ma anche dei sintomi legati al dolore mio facciale, la cefalea, gli acufeni (fischi nell’orecchio).
Quando va iniziata la terapia mio funzionale? Prima o dopo la terapia ortodontica?
Dipende dalla collaborazione del paziente e dal tipo di alterazione presente. Nel bambino, tendenzialmente, prima va fatta la terapia ortodontica, per ricreare meccanicamente un ambiente anatomico adeguato. Ad esempio espandere il palato, correggere l’affollamento dentale, correggere l’Overjet aumentato (denti a coniglio). Solo dopo si inizia la terapia logopedica, quando le basi ossee sono corrette si inizia a lavorare sulla funzione, in quanto è proprio la funzione che determina la forma. Se persiste una funzione alterata questa provocherebbe una recidiva della mal occlusione dentoalveolare. La durata della terapia mio funzionale varia in base alla gravità della disfunzione, alla motivazione e collaborazione del paziente, sia esso bambino, adolescente o adulto.
L' osteopatia come integrazione alla terapia miofunzionale
Il trattamento ostopatico rappresenta un importante supporto integrativo alla terapia miofunzionale della logopedia e ortodonzia. Nasce dall' importanza della relazione che intercorre fra la mobilità dei tessuti e la loro capacità funzionale.
Quali sono i sistemi dai quali parte il ragionamento osteopatico?
IN PRIMIS LO SVILUPPO DEL VISCEROCRANIO E LE SUE FUNZIONI, in quanto giocano un ruolo importante nella:
La valutazione e il trattamento osteopatico riguardano i muscoli, i legamenti, le ossa e in generale tutti i tessuti della sfera cranica in rapporto diretto con la capacità deglutitoria, masticatoria e del linguaggio, e tutti quelli che a distanza possono condizionarli o esserne condizionati, fin dalla nascita.
L' evento deglutitorio fisiologico richiede la mobilità e la coordinazione motoria di diverse strutture fra cui la lingua, organo importante del sistema stomatognatico: essa permette un adeguato sviluppo del massiccio facciale, un atteggiamento posturale equilibrato nonché una buona mobilità di organi e apparati connessi con la muscolatura, inoltre è direttamente collegata al movimento di apertura e chiusura della tuba di eustachio facilitando il drenaggio dell'orecchio e con minor incidenze di otiti.
L' osteopatia indaga e lavora tali mobilità armonizzando fra loro tutte le strutture che devono assolvere il compito della deglutizione, della masticazione e del linguaggio. Tutti i tessuti interessati in queste funzioni devono essere liberi di muoversi nello spazio e ben coordinati tra di essi.
L' osteopata agisce nel:
Il trattamento consiste in un primo approccio generale per ricreare un riequilibrio delle tensioni ed in un secondo contatto specifico nei seguenti distretti:
Come?
Valutazione e trattamento delle restrizioni ossee che perturbano:
Valutazione e trattamento delle restrizioni legamentose e muscolari:
CONCLUSIONI
I trattamenti osteopatico, logopedico e ortodontico rimangono integrati in ogni obiettivo, al fine di inserire il nuovo fisiologico schema motorio in un contesto posturale globale, in quanto ogni modificazione del “particolare” si riflette sempre sull' intero organismo per il principio fondamentale di unità del corpo.
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